I bigoli sono una pasta lunga, simile ad un grosso spaghetto, di origine veneta, ma diffusi anche nella Lombardia Orientale.
Nella ricetta originale sono preparati con grano tenero, acqua e sale. La principale caratteristica di questa pasta è la sua ruvidità, che le consente di trattenere sughi e condimenti; questa sua peculiarità le viene donata dal tipo di preparazione a trafila che impiega torchi a forma tradizionale e originariamente azionato a mano.
Nel mantovano sono un classico i “bigoi con le sardele”” di Castel d’Ario che si gustano in piazza nella “Bigolada”, la centenaria festa che si celebra ogni anno il mercoledì delle ceneri, all’inizio della Quaresima
Impastate la farina con le uova e l’acqua, in modo da non far indurire troppo i bigoli in cottura. Lavorate bene l’impasto che deve risultare consistente e mettetelo nel “torchio” ( nel mantovano il torchio è uno strumento antico che veniva montato su una specie di panca ed utilizzato da “seduti”). Qualora non doveste avere il classico “torchio” può andare benissimo la macchina per la pasta elettrica. Tagliate i bigoli della lunghezza degli spaghetti e spolverizzateli di farina gialla, lasciandoli asciugare.
Per il condimento preparare un soffritto rosolando a fuoco dolce la cipolla e aggiungendo le sardelle lavate e diliscate che si scioglieranno pian piano nell’olio caldo. Condite i bigoli scolati senza aggiungere formaggio.
Vino consigliato, un bianco asciutto: Bianco Colli Morenici Mantovani del Garda.