Arte e gastronomia si incrociano su quella che è chiamata la Strada del riso, ovvero quella parte del Mantovano che va dalla riva sinistra del Mincio al confine del Veronese. In questa zona a partire dal Cinquecento si è sviluppata la coltura del riso che ha visto varie qualità (su tutte il Vialone Nano) imporsi per qualità.
Un’antica riseria attiva già dal XVIII secolo, la Pila del Galeotto, è visitabile sulla strada che collega Gazzo a Cadè.
Nella zona, per quanto riguarda la parte monumentale, citiamo Corte Spinosa (XVI secolo) e i ruderi della Favorita, villa gonzaghesca del XVII secolo che sorge a Porto Mantovano.
A Villimpenta si vedono ancora i resti del castello eretto dagli Scaligeri e in cui operò anche Luca Fancelli. A Castel d’Ario, paese di origine del mitico pilota Tazio Nuvolari, si trova ciò che resta di un altro castello, oggi purtroppo completamente abbandonato. Caratteristica di questo paese è la “Bigolada” grande festa di piazza a base di spaghetti che si tiene il primo giorno di Quaresima.
La degustazione dei risotti – tra i quali ricordiamo i classici “alla pilota” e con il “pùntèl” – è possibile in molti ristoranti della zona riuniti nell’Associazione “Strada del riso e dei suoi risotti”
